Preparazione

Tagliamo il guanciale a fette sottile e a listarelle le fette , solo così potremo godere della delicatezza di questo "salume" : se non avete il guanciale fatevelo tagliare dal salumiere .
Mettiamo in una padella (tipo saltapasta) l'olio e facciamoci soffriggere il guanciale , una cosa veloce non arrostitelo , solo per sciogliere un po' il grasso .
A questo punto versateci i pomodori pelati che nel frattempo avrete reso "passata" utilizzando un mixer ad immersione (se siete bravi potete usare la mezzaluna o il passaverdure , se siete "interdetti" va benissimo una passata "anonima") .
Ora, a fuoco lento, fate cuocere il sugo per 15 minuti , il tempo giusto perchè l'acqua dei pomodori evapori e non dimenticate un pizzico di sale e lo zucchero per togliere un po' di acidità al pomodoro.
Nel frattempo cuocete al dente (mi raccomando al dente, non fate la colla che non è vero che è più digeribile)la pasta in abbondante acqua bollente salata (e ci mancherebbe che la usassimo senza sale) .
Gratugiate il formaggio che avete scelto (a mio modesto avviso usando il pecorino romano sarete "più vicini" a quello che è la ricetta originale).
Ed ora le operazioni fondamentali che fanno di questa "amatriciana" un'opera d'arte:
scolate la pasta
buttatela nel sugo (si, proprio nella padella salatapasta)
rigiratela per farle "prendere il condimento"
aggiungete il formaggio gratugiato
ultima girata
portate in tavola e buon appetito.
Scusate l'enfasi , scusate la "non modenesità" della ricetta , ma questo , assieme alla carbonara , è il condimento per la pasta che preferisco e che …………… per nulla modestamente mi ha permesso di competere con rinomati chef in lunghe serate davanti ai fornelli.