Preparazione
La preparazione di per sè è molto semplice, il "problema" della pasta per la pizza è la lievitazione e soprattutto la cottura;
per un attimo ho pensato di mettere fra gli ingredienti la necessità di un forno elettrico ventilato che raggiunga almeno i 250° !!!!!
Sciogliere il cubetto di lievito nell'acqua tiepidina aggiungendo il cucchiaino di zucchero (attenti che straborda);
impastare la farina con la "sbrodaglia" di cui sopra aggiungendo l'olio ed il sale (potete impastare anche con il robot);
ottenuta una pasta piuttosto morbida stenderla direttamente sulla teglia del forno (ungersi le mani) sulla quale avrete avuto l'accortezza di appoggiare un foglio di "cartaforno" ;
fare lievitare per 2 ore coperta da un canovaccio;
portare la temperatura del forno ad almeno 250° , se il vostro forno è maggiormente potente (il mio raggiunge i 275°) tanto di guadagnato;
condire la pizza a piacimento ed infornare per:
8'/10' pizza bianca
10'/12' pizza rossa
sappiatemi dire !!!!!
mi ispirano tutti i carboidrati e proverò, anche se io di lievio un cubetto lo metto per 3 kg di farina invece che 3 etti!
comunque provo anche io ho il forno ventilato fino 250
in una delle mie vite precedenti ho lavorato in una pizzeria e………..checchè se ne dica , più lievito metti più la pasta ……….LIEVITA !!!!!! Lapalisse??? chi era costui ???
……umhhh testapelata per me ha ragione Pippi( poi io sono una femminista!!!) l'impasto perche' sia maturo quindi digeribile , leggero ecc….ha bisogno di maturare per diverse ore … mai sentito parlare della reazione di Maillard? Sicuro di aver fatto il pizzaiolo in una vita precedente ? Cmq domani provo la tua ricetta e se e' buona …non te lo dico!!!!:-)))))
non ho fatto il pizzaiolo , ho lavorato in una pizzeria !!!!
fai la prova e poi non dirmi nulla ……….
ps se ricordo bene (ma non sono un luminare in materia) la reazione di Maillard non è riferita a tempo/temperatura ? quindi al trattamento termico ?
ciao la reaz. di Maillard e' proprio quella ma c'e' relazione tra tempo -temperatura-lievitazione…io non mi riesco a spiegare bene pero' se ti va di leggere qualcosa ti scrivo questo link ( ma ce ne sono tanti altri )
http://www.pizza.it/forum/impasti-pizza/impasto
se mi dici cosa ne pensi mi farebbe piacere e poi ho sempre tanto da imparare !!! grazie 🙂
Ciao Dina, letto l'articolo , è molto interessante ;
il processo maturazione è spiegato alla perfezione.
Io ho ancora la fortuna di digerire anche i chiodi,
ma la pizza secondo la ricetta cui stiamo aggiungendo
questi commenti, è sempre risultata digeribilissima
a chiunque abbia avuto la "sventura" di assaggiarla.
Il fatto che risulti digeribile ribalta un po' quanto
stabilito dalla reazione di Maillard……ma, probabilmente,
tutte le regole hanno un'eccezione 😉
certo 🙂 grazie cmq della ricetta .un abbraccio